Un produttore di irroratrici in Italia (manufacturer of sprayers in Italy) deve prestare attenzione a numerosi aspetti, il primo dei quali è rappresentato dalla modalità di erogazione del flusso. Il prodotto, infatti, può essere distribuito in maniera convenzionale, con flussi orientabili o tramite scavallatrici.
Le irroratrici con ventilatore assiale convenzionale, in particolare, sono dotate di un ventilatore assiale che assicura un grande volume (media di 30mila metri cubi all’ora, con picchi di 70mila) e un flusso di aria turbolento: la turbolenza ha l’effetto di spostare le foglie, così da favorire un deposito migliore su tutti i lati. Munite di pale regolabili, queste irroratrici si muovono a velocità basse, non più di trenta o quaranta metri al secondo. Un produttore di irroratrici in Italia può scegliere i macchinari con ventilatore assiale convenzionale se ha bisogno di contenere i costi o se deve fare fronte a forme difficili di allevamento; d’altro canto, non può dimenticare le difficoltà di ottenere una regolazione corretta, l’assenza di direzionalità dei flussi di aria e le complicazioni nell’adattamento a condizioni di irrorazioni specifiche.
Meritano di essere menzionate anche le irroratrici con torretta: presentano un costo più alto rispetto alle prime, ma garantiscono una distribuzione uniforme del prodotto lungo tutta l’altezza della pianta, e sono consigliabili soprattutto per gli allevamenti in filari.
Le irroratrici a flussi orientabili, invece, si basano su una polverizzazione pneumatica e per pressione: assicurano una distribuzione dell’aria più che discreta, e sono in grado di adattarsi senza problemi a piante di forme differenti. Va detto, però, che la polverizzazione è molto fine, e che occorre considerare le limitazioni sulle dimensioni delle piante in base alla capacità del ventilatore.
Le irroratrici scavallanti, infine, sono perfette per il trattamento di più filari simultaneamente, anche se richiedono specifici sistemi di livellamento in caso di pendenze trasversali.